
di Lucia Torrisi
Sempre più spesso la violenza sulle donne non si manifesta con lividi e ferite evidenti, ma con vere e proprie manipolazioni della mente.
Ferite invisibili che frustrano le donne, anche le più forti, facendole sentire sbagliate e inadeguate, incomplete e dipendenti, colpevoli e spaventate.
Donne rinchiuse dentro vite, come in gabbie, che pensano rifugio solo perché così qualcuno glielo ha fatto credere.
La violenza psicologica è subdola e vigliacca, ma fa male quanto e come le botte.
Se ti condiziona, ti denigra, ti giudica, ti svilisce, ti manca di rispetto, NON è amore è prigionia.
La consapevolezza è il primo passo verso tutte le libertà.