
Risulta alle scriventi Organizzazioni Sindacali che nella giornata odierna, in numerosi CD
della Sicilia, i PTL applicati al recapito sono stati “ invitati”, ( il virgolettato è d’obbligo ), a
lavorare per recapitare e smaltire corrispondenza, frutto di giacenze accumulate nei giorni
precedenti e non sempre riconducibili a picchi di traffico.
Se così è i lavoratori sono stati “ espropriati “ dal diritto di godere di una giornata di riposo,
nelle loro famiglie, in una ricorrenza di grande significato religioso, ancorata ad antiche e
consolidate tradizioni popolari.
In Sicilia, invece, Poste Italiane ha preferito utilizzare scorciatoie gestionali “ convincendo”,
attraverso il middle management, i portalettere a prestare la propria opera aggiuntiva, a
compensazione di tutte quelle criticità organizzative evidenziate nel documento, con cui queste
OO.SS. hanno aperto un conflitto di lavoro con l’Azienda, e dichiarato lo sciopero delle prestazioni
straordinarie.
Sappiamo bene che in giornate come queste, migliaia e migliaia di lavoratori prestano
normalmente la propria attività lavorativa; un plauso va a tutti loro! Siamo, però, altrettanto
consapevoli che chi svolge queste attività lo fa all’interno delle regole che presiedono le turnazioni
a ciclo continuo di 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno. Altra cosa è invece il contesto in cui si sono
verificati i citati fatti, nei CD interessati, e che con forza denunciamo.
In questo contesto, ed ancora una volta, sono stati i CTD ad essere “vittime predestinate”
perché costretti ad accettare, loro malgrado, una proposta subdola che nascondeva l’eventuale
“ritorsione” attraverso la possibile compromissione del prolungamento del contratto di lavoro.
Questa nostra denuncia intende tenere alta l’attenzione sulle tutele, per contrastare ogni
tentativo di bypassare il perimetro delle regole contrattate, attraverso leve gestionali, più
riconducibili a forme di “ caporalato ” all’interno dei CD. Non meno grave, giudichiamo, l’agire
sulle necessità economiche dei lavoratori per indurli a prestazioni straordinarie nei giorni festivi.
Ci chiediamo: queste attività vengono svolte sotto la supervisione di tutte le figure
professionali previste nel funzionigramma dei centri operativi? Sono assicurate le funzioni di qualità
e sicurezza previsti dal ciclo produttivo? I chiamati in servizio sono volontari, o “ agit prop “?
Non si può pensare che davanti ad un progetto di riorganizzazione dell’intera filiera del recapito, dove l’Azienda da una parte investe risorse per il rilancio del settore e ricerca con i sindacati nuove soluzioni condivise per salvaguardare la Divisione PCL (che ricordiamo rappresenta il 50% della totalità dei posti di lavoro), ci si trovi dall’altra a dover governare i processi produttivi con l’arte dell’arrangiarsi, per sopperire ad inadeguatezze organizzative con interventi, cosiddetti straordinari, la cui natura è, piuttosto, riconducibile alla ordinarietà, considerate le prestazioni aggiuntive per tutti i sabati, in una organizzazione del lavoro articolata su settimana corta! Se qualcuno crede che questa sia la strada per rilanciare il settore e mettere in sicurezza migliaia di posti di lavoro, si sbaglia!!! I fatti, che ci danno purtroppo ragione, sono sotto gli occhi di tutti, e sono molto distanti dalla rappresentazione di efficienza e normalità, declinata dall’Azienda ai tavoli relazionali. Ci auguriamo di non trovarci in pari situazioni nelle giornate delle festività natalizie, sarebbe la conferma di una normalità in aperta contraddizione con il bisogno di consolidare le certezze organizzative, all’interno delle regole contrattate e con gli obiettivi di qualità capaci di garantire i livelli occupazionali. E’ solo all’interno di queste coordinate che i responsabili Aziendali di questa Regione, troveranno, nella SLC e UILPOSTE, la adeguata interlocuzione relazionale, nel rispetto dei ruoli reciproci.
Palermo, 08 dicembre 2021.
SLC CGIL UILPOSTE
G. Di Guardo U. Gentile