Poste Italiane ha ufficializzato l’acquisto, attraverso POSTEPAY, del 100% della LIS Holding (ex LOTTOMATICA), per 700 milioni di euro.
Tradotto: una rete di circa 54.000 punti di vendita, che comprende anche il pagamento dei bollettini delle utenze domestiche.
Probabilmente, ora, si delinea meglio la strategia dell’Amministratore Delegato di Poste Italiane S.p.A., e si palesano con maggiore chiarezza le resistenze per la più volte rivendicata copertura delle carenze negli uffici postali.
Evidentemente i problemi connessi alla presunta contrazione dei livelli di “pedonabilità“ erano funzionali alle mancate coperture degli sportelli per abbassare, ad arte, il livello della qualità e “orientare“, verso la concorrenza, il sistema dei pagamenti, per poi acquisire il servizio sotto forma di una sorta di franchising.
Gli effetti collaterali di questa strategia, verosimilmente, intendono realizzare un abbattimento dei costi del personale, e una economia realizzabile attraverso la chiusura di un certo numero di uffici postali, e il mantenimento di quelli a vocazione transazionale adeguatamente presidiati da sale consulenza.
Se la nostra analisi è realistica si affaccia all’orizzonte uno scenario particolarmente preoccupante e sfidante, che presuppone l’attivazione di un adeguato ruolo sindacale, capace di governare i processi in difesa della occupazione e delle tutele dei lavoratori di MP, intesi come risorse umane da valorizzare e non già come destinatari di sempre maggiori pressioni commerciali, in una Azienda a maggioranza di capitale pubblico.
Allora aveva, ed ha, senso la protesta esercitata nell’ambito delle politiche attive del lavoro, per rendere esigibili le richieste di maggiori risorse nella nostra Regione, le cui destinazioni numeriche sono state sempre caratterizzate da grande marginalità !
Se a ciò si aggiungono le problematiche gestionali (ad es., ferie, distacchi, mobilità), ecco che il quadro si presenta in tutto il suo insieme e preordina l’esigenza di una azione sindacale improntata ad un percorso progettuale, attraverso l’immediato recupero dei tavoli negoziali, in un contesto di rinnovato ed efficace sistema di relazioni industriali, che sembra avere smarrito le ragioni del suo concordato essere.
È anche per questi motivi che abbiamo deciso di intraprendere un percorso che vada nella direzione di tutela dei lavoratori e della tenuta occupazionale della intera categoria, attraverso un’azione sindacale sempre più presente e pressante, con ogni mezzo previsto dal C.C.N.L. .

Palermo, 01 marzo 2022.

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