A conclusione di un’intensa fase di confronto, sottoscritto in data odierna un verbale di accordo sulla condivisione della disciplina regolatoria e numeriche relative all’impianto di Politiche Attive. Fortemente richiesto dalle Organizzazioni Sindacali, l’accordo realizza significativi risultati che di fatto attenueranno le criticità sui servizi e sulle condizioni di lavoro.

L’efficacia operativa dei processi di riordino non può che passare attraverso consistenze organiche adeguate alla complessità delle sfide che attendono Poste Italiane nel prossimo futuro. Il nuovo impianto velocizza gli aspetti procedurali per un immediato riequilibrio delle dinamiche di turn over, permettendo un giusto mix tra le uscite ed ingressi del personale.

L’Azienda si è impegnata, su forte sollecitazione del Sindacato, ad apportare una modifica strutturale all’intesa istitutiva delle Politiche Attive del giugno 2018, finalizzata al superamento della percentuale del 40% delle azioni occupazionali rispetto al numero delle fuoriuscite.

E arriviamo alle numeriche: le consistenze concordate, sommate a quelle previste nella manovra anticipatoria di inizio anno di Mercato Privati, comportano sostanzialmente circa 7000 interventi gestionali (mobilità, conversioni, sportellizzazioni, stabilizzazioni, assunzioni da mercato), così suddivise:

2450 che si sommano ai 1100 della manovra anticipatoria in MP; 3358 in PCL e 54 in DTO

Previsti momenti di verifica delle consistenze e dell’adeguatezza degli organici.

Numeri importanti, di indubbio rilievo, ottenuti grazie all’intensa attività di un Sindacato autorevole e responsabile. L’Accordo conferma un impianto di Relazioni Industriali maturo ed efficace, in difesa degli assetti occupazionali e delle condizioni generali del lavoro in Poste Italiane.

Vi terremo informati sugli sviluppi della fase realizzativa.

Roma, 12 maggio 2022

LE SEGRETERIE NAZIONALI