
“Si usano i luoghi della cultura come contenitori e non si dà spazio agli artisti costretti a emigrare”: l’allarme del sindacato Slc Cgil è stato lanciato il 14 maggio durante il confronto con i candidati sindaco per cercare di cambiare rotta alle politiche culturali. Antonio Di Guardo, segretario della federazione, è intervenuto sul Teatro Vittorio Emanuele: “La malapolitica ha tolto il contratto delle fondazioni lirico sinfoniche facendolo uscire dal circuito regionale legato a teatri importanti come Taormina, Catania e Palermo, l’applicazione del contratto regionale non ha portato benefici”. Sulla Sala Laudamo recentemente riaperta dopo i lavori di manutenzione critiche all’utilizzo solo musicale degli spazi e chiuso alle attività teatrali e ad altri generi di spettacolo.