Ieri si è tenuto il CDA di TIM: riorganizzazione del business, nuove strategie e un punto sul tema della realizzazione della rete unica (avanzata dal sindacato già tre anni fa).

Questi i temi dati in pasto ad una stampa sempre più compiacente con il “sistema”, che glissa sulle preoccupazioni delle OO.SS. impegnate nell’importante vertenza nazionale, protesa a contrastare il volere di un Management pronto a fare, di questa gloriosa Azienda, uno “spezzatino multiforme e insignificante”. La battaglia unitaria prosegue per difendere i diritti e la storia di tutta la gente ex SIP, ex Telecom Italia ed oggi TIM.

Gli analisti, con un titolo in continuo ribasso ed arrivato ormai ai minimi storici, si aspettano un chiarimento definitivo sul perimetro di “Netco” e “ServCo” e sui trend operativi degli asset, incluse indicazioni sul debito, non tralasciando le delucidazioni attese sui trend di mercato per il mondo business e consumer.

Lo abbiamo già sottolineato: anni di storia, capacità imprenditoriali, professionalità, competenze e senso di appartenenza, spazzate via in un sol colpo soltanto per dare spazio ai giochi della finanza, all’incompetenza della politica volutamente sorda e cieca, all’ingordigia di un gruppo di imprenditori fedeli solo al dio denaro. Gli scioperi generali nazionali del gruppo datati 23 febbraio e 21 giugno, snobbati dalle reti nazionali e dai grandi quotidiani che vedono l’azienda sfornare fior di milioni in pubblicità e sponsorizzazioni, sono serviti a poco se non a far comprendere che il popolo di TIM, le tante lavoratrici ed i tanti lavoratori che hanno sempre creduto in questa azienda, sono contrari allo scempio che si sta compiendo nell’assenza totale di un Governo che, invece di fare chiarezza, preferisce evitare l’argomento facendo finta di nulla.

E se questo non bastasse, oltre il danno la beffa!!!!!

Ieri sera, in contemporanea con il CDA di TIM, su RAI 2 andava in onda, da Piazza del Popolo a Roma, “TIM Summer Hits – La musica dell’estate”, kermesse canora di musica italiana e internazionale, sponsorizzata a caratteri cubitali da TIM, che prometteva momenti di divertimento e leggerezza nelle famiglie. Probabilmente per tante, ne siamo certi, ma non per tutte… e sicuramente non per quelle dei dipendenti TIM e del gruppo abituati a sopravvivere con stipendi medio/bassi (i dirigenti godono di altre realtà) e che si stanno trovando rappresentata una realtà inimmaginabile solo l’anno scorso.

Durante e dopo il programma trasmesso dalla RAI, abbiamo ricevuto tante telefonate di sdegno da parte di colleghi, che ci sollecitavano a fare qualcosa. Come Sindacato siamo consapevoli del fatto che la pubblicità e la visibilità siano l’anima del commercio, ma siamo altrettanto certi che ci sono situazioni e momenti in cui, per etica, opportunità e rispetto di oltre 80.000 dipendenti, tra azienda e indotto, si dovrebbe evitare ogni tipo di spreco di risorse finanziarie per manifestazioni e/o spettacoli che, in questo preciso momento, offendono le dignità e narcotizzano le realtà che affrontano migliaia di lavoratori e delle loro famiglie tenute in vita solo da questo lavoro.

Il punto cardine di ogni azienda dovrebbe essere dettato dal rispetto e dal coinvolgimento/tutela delle maestranze, quale risorsa primaria. Nella nostra, purtroppo, la bussola si è persa da tempo!

SEGRETERIA e RSU MESSINA