In data odierna, dopo un lungo e duro confronto fra le parti, susseguitosi in queste settimane, si è raggiunta una intesa unitaria fra le OO.SS. e la Direzione Aziendale al fine di rendere meno gravose le conseguenze economiche e sociali della decisione da parte di Moneynet di procedere a rivisitare l’attuale assetto organizzativo ed al contempo ridurre il numero di esuberi, provando a dare prospettive future ai lavoratori coinvolti anche all’interno del Gruppo IVS.

Dopo settimane di stallo, l’accordo siglato oggi è stato possibile grazie all’impegno di tutte le parti: dal segnale arrivato dai lavoratori durante lo stato di agitazione e lo sciopero, dallo sforzo aziendale di accorciare distanze che sembravano incolmabili e dalla mediazione sindacale che ha saputo raccogliere osservazioni ed un preciso mandato assembleare. L’intesa si basa sostanzialmente su quattro aspetti:

-Incentivazione all’esodo commisurato su 4 parametri (anzianità contrattuale, anzianità anagrafica, carichi familiari, Legge 104 o categorie protette) a fronte di un verbale di conciliazione;

-Riqualificazione di 2 risorse all’interno di Moneynet e conseguente riduzione di esuberi con formazione a carico aziendale;

-In aggiunta all’incentivo, diritto di precedenza estendibile fino al 1 Luglio 2023 per riconversione all’interno del Gruppo IVS (IVS Italia, IVS Sicilia, Coin Service) qualora ci fossero posizioni aperte nelle regioni Sicilia, Campania, Basilicata, Calabria e Puglia;

-In aggiunta all’incentivo, diritto di precedenza estendibile fino al 1 Luglio 2023 per ripescaggio all’interno di Moneynet qualora si aprissero posizioni nei servizi Back Office, Help Desk, Ufficio pratiche e contratti;

Abbiamo registrato un valore significativo dell’incentivo all’esodo, come già rappresentato nelle ultime assemblee, quasi raddoppiato rispetto alla prima proposta aziendale ed un importante possibilità di sbocco e di riqualificazione per questi lavoratori che per anni hanno offerto professionalità e dedizione al lavoro. Siamo consapevoli che questo sia un accordo che non ci rende felici ma abbiamo provato con il massimo impegno possibile a ridurre gli effetti della L. 223/91, con le difficoltà legate adalcune incontrovertibili storture del mondo degli appalti e con la consapevolezza che perdere il lavoro in regioni come quelle impattate dalle procedure, senza alcun paracadute (come quello individuato oggi) possa diventare un dramma.

Siamo certi che la stessa consapevolezza sia maturata in queste settimane anche fra i lavoratori coinvolti e la SLC CGIL e la FISTEL CISL non faranno mancare loro il proprio supporto, già nei prossimi giorni calendarizzeremo un ulteriore assemblea per chiarire dubbi ed approfondire gli aspetti legati all’accordo.

Le Segreterie Territoriali SLC CGIL e FISTEL CISL e le RSA